L'accordata proroga al 30 luglio ha come conseguenza l'ampliamento dei termini per intervenire nella disciplina dei tributi propri dei Comuni modificando aliquote e agevolazioni fino a fine luglio, ben oltre quindi il pagamento dell'acconto Imu e Tasi che per legge è fissato al 16 giugno.
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Bilanci di previsione al 30 luglio significa anche delibere sui tributi propri alla stessa data.
La proroga per i previsionali, decisa lo scorso 7 maggio in conferenza Stato Città, impatta naturalmente sulla possibilità dei Comuni di intervenire sulle aliquote di Imu, Tasi, addizionare Irpef e tariffe dei servizi, spostando la bandierina del termine ultimo per la loro deliberazione assieme a quello di approvazione del bilancio di previsione.

Nessun problema per i contribuenti chiamati a pagare Imu e Tasi entro il 16 giugno. Per disciplina consolidata (articolo 13, Dl n. 201/2011 per l'Imu; comma 688, articolo 1, Legge 147/2013 per la Tasi), il pagamento degli acconti di Imu e Tasi è da eseguire sulla base dell'aliquota e delle detrazioni in vigore nei dodici mesi dell'anno precedente: il conguaglio in sede di saldo sanerà eventuali discordanze in caso di variazioni di aliquote e detrazioni.

Si ricorda che le delibere andranno pubblicate sul sito del ministero dell'Economia e delle Finanze entro il 28 ottobre 2015.


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